Gli impianti idroelettrici di piccola taglia possono
diventare il futuro della generazione idroelettrica, ma in Italia, il
potenziale di questa tecnologia non è ancora ampiamente sfruttato. A dirlo è
Lorenzo Battisti, esperto di sistemi di generazione di energia e professore
associato all'Università di Trento. L’innovazione tecnologica è fondamentale
per lo sviluppo del settore: questa tipologia di impianti, infatti, garantisce
prestazioni migliori se utilizza un tipo di turbine diverso da quello usato
negli impianti di grossa taglia. "Si tratta di tecnologie che sono state sviluppate
nel settore eolico e che consentono di incrementare i rendimenti e rendere le
turbine più flessibili e quindi adatte a macchine ad acqua fluente, ovvero il
tipo di impianti che tipicamente viene realizzato su corsi d'acqua la cui
portata varia a seconda delle stagioni. Anche i rilasci da parte di impianti
esistenti presentano caratteristiche di variabilità della portata e del carico
idraulico. Con queste nuove tecnologie, la macchina è in grado di adattarsi a
condizioni variabili” dice Battisti.
Evitando il rischio di svendere le proprie risorse
idriche, anche il Molise potrebbe trovare un potente acceleratore delle
rinnovabili nell'ambito del mini-idroelettrico. Nella nostra regione, infatti,
ci sono diversi piccoli corsi d'acqua potenzialmente utilizzabili, tra piccoli
salti, barraggi e canali irrigui. Inoltre esso potrebbe essere un potente
volano di crescita economica territoriale, come spiega Rinaldo Denti, amministratore delegato
dell'azienda Frendy Energy, molto attiva in questa nuova tecnica: "abbiamo
scelto di concentrarci sugli impianti di piccola taglia perché è un settore
poco coperto dai grandi operatori che finora adattavano soluzioni non studiate
ad hoc, a tutto discapito del rendimento e del risultato finale." Ad oggi
la tecnologia è matura e le possibilità di applicazione non mancano: la
rivoluzione dei piccoli impianti è pronta a scalzare le grandi centrali, il cui
pesante impatto su paesaggio, flora e fauna aveva finora fatto conquistare
all'idroelettrico il primato di fonte rinnovabile più osteggiata dagli
ambientalisti. Infatti, spesso integrati in sistemi idrici già esistenti, poco
visibili e poco ingombranti, gli impianti di piccola taglia rappresentano la
svolta verso un idroelettrico più sostenibile.
Fonte: http://qualenergia.it/
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