Studiosi, storici, archeologi, politici,
amministratori locali, semplici curiosi hanno riempito la sala del teatro Santo
Stefano di Sepino, segno evidente dell’interesse verso un progetto che potrebbe
fornire le basi per uno sviluppo concreto alle regioni del meridione
interessate dal percorso della Francigena. “Come Regione Molise e come
Presidenza del Consiglio Regionale – ha rimarcato la dottoressa Porfirio –
abbiamo già attivato l’iter burocratico-amministrativo, sia in Italia sia in
Europa, affinché venga riconosciuto ufficialmente il tratto molisano della via
Francigena. Molto soddisfatto del
progetto anche il sindaco di Sepino Filomena Zeoli. “Questo progetto
rende merito ad un territorio che può vantare tra i suoi confini una storia che
risale a oltre tre mila anni fa. Questo è un periodo ricco di lavoro ma anche e
soprattutto ricolmo di soddisfazioni per il nostro paese visto che oggi festeggiamo
il suo ingresso nella via Francigena, mentre sabato e domenica festeggeremo la
consegna della bandiera dei Borghi più Belli d’Italia, andandoci ad affiancare
al comune di Oratino.
Con orgoglio andremo a rappresentare il nostro Molise
all’interno dele 208 perle dei Borghi più Belli d’Italia, dando seguito al
nostro progetto che da sempre ha puntato sulle eccellenze locali per promuovere
al meglio il nostro territorio”. Positive anche le dichiarazioni rilasciate dal presidente della
Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis. “La via Francigena è un itinerario
che pone in sinergia storia, religione, cultura, tradizioni. Questo progetto
potrà offrire all’intero Molise una grande opportunità di promozione delle
peculiarità del suo territorio che potranno attraverso il percorso della
Francigena essere maggiormente valorizzate”. La certificazione di itinerario culturale alla Francigena del sud è un
obiettivo possibile ma condizionato dalla partecipazione di molti soggetti
istituzionali, regioni, province, comuni, associazioni e non, complessivamente
impegnati nella definizione di un progetto che corrisponda ai criteri di
eleggibilità di tema, rete ed azioni di un itinerario culturale, così come
previsto dal regolamento del consiglio d’Europa. E’ un processo che richiede
competenze ma, soprattutto, azioni di concertazione indirizzate a costruire una
rete permanente di attività e di interesse per la via Francigena, che non solo
sia utile ad ottenere la certificazione, ma, soprattutto, sia abile a
mantenerla, quando ottenuta. Il workshop romano metterà a confronto esperienze
ed ipotesi di lavoro prodotte da enti pubblici e da associazioni culturali
meridionali, soggetti interessati alla definizione della rete, alla creazione
di un progetto e alla certificazione del percorso della Francigena del sud. I comuni attraversati dalla via Francigena molisana
Filignano (fraz. Cerasuolo); Colli al Volturno;
Fornelli; Rocchetta al Volturno; Cerro al Volturno; Acquaviva d’Isernia; Forlì
del Sannio; Isernia; Pettoranello del Molise; Castelpetroso; Santa Maria del
Molise; Cantalupo nel Sannio; Rionero Sanitico; Bojano; Guardiaregia; Sepino;
Vinchiaturo; Gildone; Jelsi.
Fonte: Futuro Molise
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