lunedì 1 ottobre 2012

Il caro amico finocchio


In questi giorni, percorrendo le strade periferiche molisane si possono osservare diverse persone che si dedicano alla raccolta dei semi di finocchio. Ingrediente fondamentale in molti piatti della cucina mediterranea, la pianta si raccoglie prettamente da inizio settembre fino a metà ottobre. Per l’uso alimentare, dopo la scelta della pianta, è necessario non toccare in alcun modo le radici così da garantire una futura rifioritura. Si può usare fresco o può essere essiccato all’aperto ma lontano dal sole che fa evaporare gli oli essenziali. I suoi frutti dalla forma ovale e allungata hanno un forte potere aromatizzante e vengono comunemente utilizzati per preparare dolci e prodotti da forno, i semi, inoltre si abbinano con la porchetta, tutte le altre carni grasse. Da noi in Molise è uno degli ingredienti fondamentali per preparare le tipiche salsicce e altri insaccati. Inoltre questa pianta, tanto diffusa nella nostra regione, non ha solo qualità culinarie; a volte vengono ignorate le sue diverse proprietà curative che lo rendono un rimedio molto utile anche dal
punto di vista terapeutico. Il finocchio selvatico infatti è anche un carminativo (favorisce l’espulsione dei gas intestinali), antispasmodico e antinfiammatorio; è usato per chi ha difficoltà digestive, aerofagia vomito e può ridurre le coliche d’aria nei bambini durante l’allattamento. Infine, di recente è stata scoperta anche la sua proprietà antisettica : i suoi frutti in infuso sono utilizzati per impacchi su palpebre infiammate o come sciacqui e gargarismi per eliminare l'alito cattivo.

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