sabato 26 ottobre 2013

Parco Nazionale del Matese, adesso si può fare


Da circa 30 anni se ne parla, e ora l'idea di realizzare il Parco del Matese diventa sempre più concreta.
Dal dibattito organizzato da Legambiente Molise e  dal mensile il Bene comune, che si è tenuto ieri nel parlamentino di via Genova a Campobasso, è emerso un fatto importante: la Regione Molise è disponibile ad individuare tutte le condizioni tecniche e legislative per realizzare il parco. Come ha precisato Cesare Veronico, presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia: " Sul Matese si possono
creare nuove economie capaci di rispettare e tutelare l'ambiente, offrendo opportunità di lavoro". Secondo l'ex rettore dell'Università del Molise, Giovanni Cannata, il parco si appresta a diventare "un laboratorio  capace di far interagire le intelligenze e sviluppare una visione comune. Ora bisogna dare delle risposte rapide, individuando con serietà tutti i reali portatori d'interesse affinchè il progetto   possa diventare un'opportunità per i cittadini ".

La proposta del senatore Francesco Ferrante  di istituire il Parco Nazionale del Matese, firmata il 3 agosto 2010, ha bisogno, tuttavia,  di una forte adesione, e non solo da parte del mondo ambientalista. " Occorre una strategia politico istituzionale che scandisca tempi e obiettivi- ha sottolineato Vittorino Facciolla, assessore alla Tutela dell'ambiente della Regione Molise-   oltre alla condivisione dell’idea di istituire il Parco Nazionale del Matese, è fondamentale istituire il  Comitato tecnico per il parco, definire una proposta di perimetrazione, le misure provvisorie di salvaguardia. Va arrestato quindi il processo di forte antropizzazione, ponendo l'accento sulla forza lavoro e sul divenire tecnologico.  Con questi presupposti, e con la definizione di un’intesa istituzionale tra la Regione Molise, la Regione Campania e il Ministero dell’Ambiente, si può giungere presto  alla realizzazione del parco".

Infatti, l'attuazione del progetto consentirebbe di aggiungere un tassello nel grande mosaico naturalistico dell'Appennino.Uno spazio che andrebbe ad integrare il Parco regionale del Matese della Campania  tutelato dal 1993.

Per Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità del Cigno Verde,
"Il Massiccio del Matese è  una delle principali aree naturalistiche e un corridoio ecologico di fondamentale importanza per la conservazione di specie prioritarie presenti sulla dorsale appenninica: dall’orso, al lupo fino al camoscio appenninico. E la mancanza di un parco e di un sistema di tutela efficace, è oggi il limite più evidente alla buona riuscita di efficaci strategie di conservazione a scala vasta per queste specie. L’importanza del Matese nelle strategie di conservazione nel nostro Paese, è testimoniata anche dall’essere stato individuato come area prioritaria per la conservazione della biodiversità da parte del Ministero dell’Ambiente, oltre ad esser un’area con un indubbio valore storico, culturale e sociale. Grazie alla presenza millenaria dell’uomo, infatti, il Matese è ormai diventato il simbolo territoriale attorno al quale si è formato il senso identitario della stessa regione Molise".

Sviluppo del Matese significa anche coinvolgimento dei territori dell'area, ha detto Mariasunta Libertucci, presidente Legambiente Molise,  ed ha aggiunto:"L’istituzione del Parco Nazionale del Matese  rappresenta una formidabile opportunità per innescare un nuovo modello di sviluppo economico e sociale per le popolazioni locali, in un territorio che più di altri soffre oggi della crisi economica e dell’assenza di prospettive, attraverso le gestione sostenibile delle sue ricchezze naturali, di paesaggi incontaminati e di produzioni che sono in già parte di una  green economy molisana, ma che senza il valore aggiunto che offre un parco non sono adeguatamente valorizzate e riconosciute".


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