Cosa hanno in comune la psicologia e l'ecologia?
Secondo la psicologa Angela Piscolla le due discipline sono più vicine di quanto si possa pensare. Non è un caso che dalla sua passione per la natura è riuscita a realizzare un vero e proprio approccio terapeutico: "Sono affascinata ed appassionata della natura che mi
circonda: fiori, prati, panorami, montagne. Nel corso degli anni- racconta Angela Piscolla- ho studiato la Macrobiotica, la Naturopatia, l’Omeopatia, ed ho
riscoperto in queste discipline molti principi comuni alla scienza psicologica, in particolare
la visione “olistica” dei sistemi complessi. In contrapposizione ad una visione
puramente analitica, che si propone di interpretare i sistemi complessi dividendoli nelle loro componenti e studiandone
separatamente le proprietà".
Quali sono le novità del suo approccio terapeutico?
Per cercare di comprendere il mio approccio terapeutico conosciuto come Ecologia della relazione interpersonali e della comunicazione, è utile presentare una similitudine. L’attenzione e la cura di una coltura può portare
frutti salutari e di qualità, così l’attenzione e la cura alle nostre relazioni
interpersonali, con l’aiuto delle più moderne teorie psicologiche e pedagogiche
ed una pratica –esperienziale possono aiutarci ad uscire dalle nostre tradizionali modalità
comunicative e allo stesso tempo sperimentarne altre più efficaci e soddisfacenti. Possiamo verificare la
crescita della persona in un clima
relazionale salutare e produttivo, fondato su alcuni principi: empatia, responsabilità, collaborazione, il rispetto reciproco e la pace.
Ci può fare un esempio del suo approccio terapeutico?
Qualche anno fa ho pensato di preparare un gruppo di
persone, formandole ad una comunicazione efficace e ad un adeguato affiatamento
relazionale tramite la coltivazione di un “Orto Sinergico”. Una
doppia esplosione della natura: un rigoglio di piantagione al suo massimo di
realizzazione grazie al metodo delle consociazioni e persone in gruppo, in
un’atmosfera di reciproca accoglienza, comprensione e congruenza.
Cosa pensa delle cosiddette interazioni virtuali?
Nel tempo attuale, la comunicazione dei mass media e internet
ci stanno portando ad una grande illusione: poter sostituire il “virtuale” al
contatto diretto con l’altro. Il contatto diretto crea
un’interazione ed una concretezza di rapporto che gli
strumenti moderni (televisione e facebook) non possono darci.
Cosa suggerisce ai nostri lettori e a chi ama la natura?
Come in altri campi si parla di “Decrescita”, così anche in
quello della relazione interpersonale, inviterei ognuno, da un lato a non fare più tanto affidamento alle relazioni essenzialmente virtuali e
dall’altro ad incrementare la sensibilità e le competenze della relazione interpersonale nel rapporto diretto, per scoprirne le grosse potenzialità.
Assertività, comunicazione non giudicante, empatia, rimozione
degli ostacoli alla comunicazione,
congruenza, sono solo una parte delle competenze che possono fornire un grosso contributo per affrontare con successo i complessi e molteplici aspetti della
relazione interpersonale e allo stesso tempo quando le relazioni diventano efficaci, ci accorgiamo della crescita personale e otteniamo un maggiore benessere.
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