lunedì 13 maggio 2013

Agricoltura, le nuove generazioni ci credono





L'agricoltura non e' stata abbandonata. Cresce l'interesse per il settore da parte dei giovani.
  E' soltanto uno dei tanti risvolti sociali della crisi economica oppure le motivazioni sono altre?
 Di sicuro sappiamo che per l'anno scolastico 2012/2013 il numero di iscritti negli istituti professionali agricoli è salito del 29 per cento e del 13 per cento negli istituti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria. I dati delle Coldiretti rilevano che la campagna interessa le nuove generazioni e sembra essere superata
definitivamente la visione che divide in maniera netta la società italiana in due: il
settore agricolo arretrato da una parte e quello industriale sinonimo di progresso dall'altra.

"E’ sicuramente la qualità della vita che ha portato a valorizzare la vita in campagna, con la possibilità di essere piccoli imprenditori autonomi –afferma Tommaso Giagnacovo, vice-presidente Coldiretti provinciale di Campobasso”. Ora gli agricoltori hanno una maggiore conoscenza delle dinamiche del mercato che richiede professionalità, competenza è una forte vocazione imprenditoriale. Ce lo conferma Oreste Vignone, segretario di Giovani Impresa Coldiretti Molise: "Registriamo la domanda di livelli più elevati di professionalità, con particolare riguardo a figure specializzate, con alte competenze agrotecniche, qualificate per processi produttivi nuovi o la gestione di attività che, oggi, si sono integrate con quella agricola

all’interno dell’azienda: dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino, alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, ma anche produzione di pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici. Si registrano, infatti, figure professionali innovative, all’interno dell’impresa agricola, come l’addetto alla vendita diretta di prodotti tipici, alla macellazione, alla vinificazione o alla produzione”.

Bisogna confrontarsi con un nuova ondata di rinnovamento del comparto agricolo, quindi, che richiede un forte incoraggiamento e sostegno.
  “Per permettere ai giovani di trasformare il proprio sogno in attività-aggiunge Tommaso Giagnacovo- occorre ridurre la burocrazia, che spesso compromette il destino di un’impresa giovane e sottrae ricchezza all’Italia, occorre maggiore trasparenza e legalità all’interno delle filiere agroalimentari. In Molise, in modo particolare occorre un rilancio del sistema agroalimentare, e fondamentale aumentare il valore aggiunto agricolo, eliminando il forte deficit dell’industria agroalimentare, che non è sufficientemente presente e strutturata, incapace di patrimonializzare sul mercato le alte caratteristiche qualitative ed organolettiche della produzione agricola. Per l’agricoltore moderno è fondamentale la capacità di approccio al mercato ed al marketing del prodotto”.

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