Nella seconda giornata della fiera Global Energy Communication si è parlato di
incentivi e agevolazioni per la promozione dell’uso delle fonti energetiche
rinnovabili.
Presso l’ex Gil di Campobasso, ieri hanno preso la parola i principali
rappresentati del mondo scientifico e ambientale della regione Molise.
“Parliamo oggi
di un tema di un’attualità assoluta e che suscita preoccupazioni e dubbi per le
persone incompetenti-ha dichiarato Paolo Di Laura Frattura, presidente della
Regione Molise- Una prima
riflessione va fatta sul risparmio
La Regione Molise dovrà affrontare una sfida importante legata alla credibilità, a segnalarlo sono i vincoli imposti dall’Europa, ma come potrà essere efficiente la pubblica amministrazione?
Secondo
Vittorino Facciolla, Assessore all’Agricoltura e alla tutela dell’ambiente
della Regione Molise:
“ La qualità
della pubblica amministrazione si misura tramite i tempi certi, l’innovazione e
le regole.
In Molise sono presenti
progetti di sviluppo d’energia da fonti rinnovabili, occorre una legge quadro
per sfruttare meglio le risorse economiche. Occorrono regole scritte per capire anche quale percorso vogliamo
intraprendere per la tutela dell’ambiente. Per il futuro sui tempi certi ci
giochiamo come regione tutta la nostra credibilità, a chi fa impresa bisogna
garantire delle certezze. E le parole chiave sono: territorio, politica
energetica, e tutela dell’ambiente”. Se da una parte le istituzioni devono
assolvere il compito di elaborare piani energetici chiari e innovativi dall’altra
parte bisogna prestare attenzione anche alle idee che provengono dalle imprese.
Antonio Di Lallo, Direttore Gal Molise Verso il 2000, ha parlato di territori che fanno la cosa
giusta. “Abbiamo avviato un processo di cooperazione e innovazione nel mondo
rurale che coinvolge molti partner nazionali per l’agricoltura e l’agroalimentare.
La green economy è al centro dell’innovazione- ha precisato Di Lallo- eppure in
Italia non siamo messi bene, e il Molise è tra gli ultimi posti. Si fa poca
ricerca, le risorse sono poche e non possiamo affidarci soltanto all’Università.
Con i nostri progetti vogliamo favorire la crescita intelligente attraverso l’innovazione
tecnologica e la sostenibilità. Così invitiamo le imprese ad aderire ai nostri
bandi, alle stesse imprese noi suggeriremo le soluzioni da adottare per essere efficienti
e sostenibili. Abbiamo previsto la possibilità di effettuare visite ed incontri
con altre realtà del territorio italiano ed europeo per diffondere le buone
pratiche ed affrontare in maniera concreta le difficoltà senza ricorrere sempre
alle proposte scientifiche”. Un ulteriore incentivo per lo sviluppo del
territorio, secondo Di Lallo, ci viene offerto dal patto dei sindaci: “Quasi tutti
i comuni del Molise si stanno dotando di
un piano energetico di sostenibilità ambientale,è un impegno politico delle
amministrazioni. Noi vogliamo coinvolgere i cittadini. Non sempre le fonti
rinnovabili sono buone, personalmente credo che debbano essere condivise con i
cittadini. Scavalcare i cittadini significa creare dei problemi.
Per questo promuoviamo i laboratori intercomunali come
comprensori”.
Negli ultimi anni la normativa in materia energetica ha subito dei cambiamenti rapidi. I provvedimenti redatti dalla Regione sono stati molti come sono molti i parametri che il Molise deve raggiungere. “C’è una strategia energetica per raggiungere il pacchetto clima nel 2020- spiega Nicola Pavone, Servizio programmazione e Ricerca dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Molise- La Regione Molise partecipa al piano nazionale per dettare le linee guida del piano energetico nazionale. Bisogna contrastare i cambiamenti climatici con la riduzione delle emissioni. Bisogna ridurre i costi dell’energia. Sappiamo che Il trend delle bioenergie è in crescita in particolare per il biogas. Il Molise nel 2020 dovrà raggiungere il 30% di produzione di energia da fonti rinnovabile. Una bella impresa se consideriamo che partiamo da 11%. Pensiamo come Regione di distribuire le energie sul territorio con piccoli impianti e non con grandi centrali a biomassa. I piccoli impianti e l’efficienza energetica sono la base per le smart grids. A questo si aggiunge per la filiera agricola la valorizzazione del sottoprodotto e del biogas senza danneggiare il primo raccolto o la produzione primaria”. Per quanto concerne gli incentivi alle imprese, Michele Esposito, direttore Cosmo servizi srl, ha voluto precisare : “Esiste il Fondoimpresa che ha delle articolazioni regionali oltre che nazionali. Il fondo nasce dalla collaborazione fra Confindustria, la CIGL e la Cisl con il fine di incentivare la formazione e la consulenza per tutte le imprese. L’adesione al fondo è gratuita per tutte le imprese che hanno almeno un dipendente, si può destinare lo 0, 3 % per i fondi per la formazione dei dipendenti. Le aziende possono utilizzare il 70% di quello che viene accumulato dal fondo per esigenze specifiche della propria azienda”.
Non sono mancate tuttavia delle critiche.I provvedimenti
legislativi adottati fino ad ora in ambito energetico, infatti, non sembrano convincere
Bruno Mignogna, responsabile energia Legambiente Molise che ha affermato: “ Il Dgr 621/2011 non è chiaro, manca la trasparenza, il
web dovrebbe mostrare le aree disponibili per le istallazioni delle
rinnovabili, in Molise questo non è stato fatto nonostante i riferimenti legislativi
nazionali. Non ci sono le planimetrie delle aree non idonee, basterebbe
spostarsi in Emila Romagna ed accorgersi della differenza, nei siti di quella
regione vengono indicate le particelle in cui si possono fare gli impianti
fotovoltaici. Perché non proviamo a seguire quel modello ? – chiede Mignogna-
Come verranno smaltiti gli impianti? Forse è il caso di trovare delle risposte rapide”.
Negli ultimi anni la normativa in materia energetica ha subito dei cambiamenti rapidi. I provvedimenti redatti dalla Regione sono stati molti come sono molti i parametri che il Molise deve raggiungere. “C’è una strategia energetica per raggiungere il pacchetto clima nel 2020- spiega Nicola Pavone, Servizio programmazione e Ricerca dell’assessorato all’Agricoltura della Regione Molise- La Regione Molise partecipa al piano nazionale per dettare le linee guida del piano energetico nazionale. Bisogna contrastare i cambiamenti climatici con la riduzione delle emissioni. Bisogna ridurre i costi dell’energia. Sappiamo che Il trend delle bioenergie è in crescita in particolare per il biogas. Il Molise nel 2020 dovrà raggiungere il 30% di produzione di energia da fonti rinnovabile. Una bella impresa se consideriamo che partiamo da 11%. Pensiamo come Regione di distribuire le energie sul territorio con piccoli impianti e non con grandi centrali a biomassa. I piccoli impianti e l’efficienza energetica sono la base per le smart grids. A questo si aggiunge per la filiera agricola la valorizzazione del sottoprodotto e del biogas senza danneggiare il primo raccolto o la produzione primaria”. Per quanto concerne gli incentivi alle imprese, Michele Esposito, direttore Cosmo servizi srl, ha voluto precisare : “Esiste il Fondoimpresa che ha delle articolazioni regionali oltre che nazionali. Il fondo nasce dalla collaborazione fra Confindustria, la CIGL e la Cisl con il fine di incentivare la formazione e la consulenza per tutte le imprese. L’adesione al fondo è gratuita per tutte le imprese che hanno almeno un dipendente, si può destinare lo 0, 3 % per i fondi per la formazione dei dipendenti. Le aziende possono utilizzare il 70% di quello che viene accumulato dal fondo per esigenze specifiche della propria azienda”.
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