mercoledì 19 settembre 2012

Addio bollette

Vivere in una casa beneficiando di tutti i comfort e servizi e pagare nulla (o quasi). Sembra un sogno e invece è realtà! Basterebbe infatti costruire e/o ristrutturare le abitazioni rispettando i princìpi dello Zero Energy Buildings (ZEB). Una residenza così realizzata ci assicura il risparmio sulle bollette, la tutela dell'ambiente e il valore della casa stessa. Da dove iniziare e a chi rivolgersi?
Abbiamo intervistato Francesco Paolo Lamacchia,
ingegnere edile e dottore di ricerca in ingegneria strutturale, sismica e geotecnica, ideatore del progetto "Edifici a Consumo Zero".

Com' è nata l'idea di Edifici a Consumo Zero o più brevemente Ec0?
Negli ultimi anni, ho condotto studi e ricerche nel settore della green economy, in particolar modo per il settore delle costruzioni ad uso residenziale e per uffici.
Ho partecipato a seminari e convegni tra centri di ricerche, fiere ed eventi nazionali ed internazionali:  ho compreso che in Italia mancava quello che il mio network Edifici a Consumo Zero si propone di fare. Considerando da un lato l'ottemperamento delle nazioni sugli Zero Energy Buildings, ZEB, con una scadenza ormai vicina (2018 per gli edifici pubblici e 2020 per quelli privati -Direttiva 31/2010), e dall'altro il desiderio sempre più crescente dei cittadini di trovare la soluzione ai costi e ai consumi energetici delle loro abitazioni senza fare investimenti faranoici, si è generata in me una forte spinta emotiva. Il mio desiderio è poter fornire alla società italiana un giusto contributo, che favorisca quello che oggi in molti vedono come un miraggio. L'ulteriore constatazione dell'assenza di un portale web di riferimento esclusivo sugli edifici a consumo zero, ha portato alla creazione del sito www.edificiaconsumozero.it. Cambiare si può e se a farlo saremo in tanti, faremo la differenza.


Quali sono gli obiettivi di Ec0?
1) Divulgare e disseminare il preciso indirizzo politico-energetico, dell'Unione Europea, di abbassare i consumi energetici degli edifici e favorire la realizzazione degli Zero Energy Building dal 1 gennaio 2018 (Direttiva 31/2010);
2) costituire quella punta di diamante, che faccia da riferimento per il corretto sviluppo degli ZEB, di professionisti tecnici (periti, geometri, agronomi, architetti e ingegneri), costruttori e impiantisti sul tutto il territorio nazionale;
3) accrescere la consapevolezza di tutti i cittadini affinché contribuiscano a migliorar e preservare le condizioni attuali del pianeta per le generazioni future;
4) stimolare happenings tecnici periodici su tutto il territorio nazionale, con seminari divulgativi tematici e/o di approfondimento per i soggetti coinvolti nel settore energetico-ambientale, di fornire assistenza dedicata alla rete dei costruttori, dei professionisti e degli impiantisti;
5) consentire la giusta visibilità e comprensione, agli operatori del settore delle costruzioni, dei contenuti e dei risultati tecnico-scientifici raggiunti sugli Zero Energy Buildings a livello nazionale e internazionale. 

In che modo i privati possono usufruire dei servizi di Ec0?
L'utilità primaria per i privati è quella di rivolgersi al network: mediante la mail info@edificiaconsumzero.it, è possibile ottenere un confronto diretto con i nostri partners dislocati sul territorio nazionale, per chiedere informazioni, suggerimenti, consigli e/o soluzioni a problematiche legate al consumo o all'efficienza energetica della propria abitazione o della propria azienda. Inoltre il privato potrà essere indirizzato mediante i link presenti nel sito alla scoperta di esempi concreti di ZEB in Italia e all'estero. 

L'ingegnere Francesco Paolo Lamacchia

In linea di massima, di quanto variano i costi di realizzazione di un'abitazione a consumo zero rispetto ad una costruita tradizionalmente? Ed è possibile stimare i benefici ottenibili nel medio-lungo periodo in termini di risparmio energetico?
I costi necessari a realizzare un edificio a basso consumo energetico vanno affrontati sin dall'inizio in una progettazione integrata e consapevole di fornire un prodotto unico nel suo genere. La progettazione degli ZEB nasce da un progetto che illustra tutte le indicazioni a mezzo relazioni e particolari costruttivi, che costituiscono la parte più importante dell'opera, nonchè la scelta dei materiali struttuali e non. Ciò fatto, il successo di edifici che  producono addirittura più energia di quanto possa loro servire (vedi alcuni quartieri residenziali a Friburgo), ci indica che i costi non sono così inaccessibili. Basta andare nella Germania del Sud per vivere abitazioni a basso consumo con prezzi di compravendita inferiori a quelli di alcuni complessi edilizi delle nostre grandi città. Il risparmio energetico di uno ZEB c'è sempre ed è duraturo nel tempo, ma una stima dei benefici conseguibili vanno sicuramente adeguati all'uso che dell'edificio se ne farà e alla sua collocazione geografica.

Si potrebbe pensare a progetti di edilizia popolare ZEB da proporre ad Enti pubblici? Avete già collaborato a qualcosa del genere?
L'ambizione del network, e quindi di tutti coloro che ne fanno parte, è stimolare le amministrazioni pubbliche al recepimento, il più immediato possibile, della direttiva 31/2010. Così facendo, con la collaborazione di professionisti "virtuosi" e amministrazioni "consapevoli", verranno sicuramente formulate ed intraprese proposte per la realizzazione di edifici popolari, dotati di requisiti tecnologici capaci di abbassare i consumi energetici dei propri residenti. La riqualificazione energetica del patrimonio edilizio pubblico deve costituire il principale baluardo per testimoniare la possibilità di cambiamento.

Rispetto agli altri Paesi europei, come si classifica l'Italia per progettazione e realizzazione di edifici passivi?
Edifici simbolo o manufatti testimoni di un cambio di tendenza, volto al risparmio energetico, nel mondo delle costruzioni sono presenti quasi in tutti i maggiori centri urbani. Ma arrivare a soddisfare i requisiti di uno Zero Energy Building non è alla portata di tutti. Dal sito di Ec0, cliccando nella sezioni progetti è possibile scrutare e scoprire in dettaglio la mappa europea dei Net ZEB secondo EnOB -Research for Energy Optmized Building. Da qui si evince che l'attuale situazione per l'Italia nell'attuazione degli ZEB si posiziona ben al di sotto di quanto è stato fatto negli altri paesi quali Svizzera e Germania. Eppure la nostra terra è ricca di sole, vento ed altre risorse naturali.

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