La prevenzione antincendio della Protezione civile in Molise sta funzionando. E' quanto emerge dai risultati parziali della campagna, partita a giugno e destinata a concludersi a ottobre, presentati in conferenza stampa a Campobasso. Gli ettari percorsi dai roghi, infatti, rispetto al quinquennio precedente sono diminuiti, hanno spiegato i dirigenti della Protezione civile Giuseppe Giarrusso e Antonio Cardillo, grazie a una macchina organizzativa ben oletata. Per di più durante un'estetate molto calda con temperature di 3 – 4 gradi oltre la media degli ultimi trenta anni e con indici di piovosità bassissimi.
La superficie molisana è stata percorsa da 675 incendi, 554 dei quali localizzati in provincia di Campobasso e 211 in quella di Isernia per un totale di 1118Ha percorsi dal fuoco dei quali circa 272 Ha di bosco. “Il nostro ruolo è quello che ci dà la legge 353 sugli incendi boschivi - ha siegato l'architetto Giarrusso - la quale dice che chi spegne gli incendi boschivi, servendosi anche di altre forze, è la protezione Civile. Pertanto noi abbiamo il compito principale di spegnere gli incendi boschivi, vale a dire tutti quegli incendi al di fuori del territorio urbano fino a 150 metri. Mentre per quelli compresi in una fascia da 0 a 150 metri, detti incendi di interfaccia, il ruolo della protezione Civile è quello di coordinamento”.
Due milioni di euro è la cifra utilizzata per coordinare gli interventi, pagare e coordinare tutte le forze in campo nonché provvedere alla manutenzione dei mezzi e di tutte le attrezzature utilizzate dalla totalità dei soggetti messi in campo. "L'agenzia si serve,inoltre,di due elicotteri operativi con base a Campochiaro - aggiunge dice Cardillo - più due ultraleggeri per l'avvistamento e la ricognizione, in più ha a disposizione la convenzione con la forza aerea Nazionale. Dal punto di vista delle risorse umane sono impiegati sette nuclei di operai per un totale di 84 uomini con 10 unità di volontari distribuiti con tre unità di uomini per turno giornaliero."
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