Ad ogni necessità la sua App, come dire che la tecnologia è sempre più orientata a fornire ai consumatori strumenti in grado di risolvere qualsiasi problema o rispondere ad ogni domanda semplicemente con un ‘click’. Così per calcolare l’impronta ecologica che le vostre abitudini quotidiane lasciano sull’ambiente basterà impugnare uno smartphone e chiedergli di tenere traccia dei nostri consumi, dei relativi sprechi energetici, dell’inquinamento prodotto. E se per caso di fronte ai cassonetti della raccolta differenziata dei rifiuti foste assaliti da qualche dubbio sul modo più corretto per conferire i vostri scarti alla giusta frazione, niente paura! C’è una app anche per quello. Qualche esempio? Per sapere come smaltire qualsiasi tipo di oggetto o materiale esiste un vero e proprio ‘Dizionario dei rifiuti’, un motore di ricerca nato come App per sistemi operativi Android e sviluppato dal diciottenne Francesco Cucari.
Ma esistono tante altre applicazioni per imparare a differenziare nel modo più corretto: TiRiciclo, la app per i-phone e i-pad dedicata alla raccolta del Tetra Pak o il Rifiutologo. Molti comuni si sono adeguati alle nuove ‘tendenze’ e hanno commissionato lo sviluppo di funzionalità appositamente create per smartphone e tablet. A Padova, per esempio, la giunta comunale ha promosso il progetto con ‘Città Pulita’, la App con la quale si può segnalare con tanto di foto ogni tipo di scarto o rifiuto rinvenuto sul territorio che necessiti di controlli e rimozione. A Verona è stata creata ‘Verona Differenzia’ per rendere ai cittadini più agevole la consultazione del calendario dei ritiri rifiuti. Per i più giovani, invece, il comune di Torino ha dato vita a ‘MiRifiuto’, un catalogo di giochi sviluppati per insegnare ai più piccoli come ridurre i rifiuti e riciclarli. Chissà se qualche molisano prenderà in esame questo stile di vita!
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